Un giro di fatture false per non pagare l’Iva e abbattere il reddito, per un’evasione superiore ai due milioni e mezzo di euro.
E’ quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Ivrea, con una lunga attività d’indagine durata oltre un anno e mezzo coordinata dal procuratore Giuseppe Drammis di Ivrea.
Al setaccio delle fiamme gialle alcune società operanti nel settore delle sponsorizzazioni sportive, per lo più nel territorio dell’alto Canavese.
Tre uomini sono stati denunciati, in concorso tra di loro, per emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture false, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di scritture contabili e riciclaggio. Nei guai C.P.G., 51 anni, broker finanziario, L.P.F., 56, imprenditore, e C.R.R., 47, quest’ultimo prestanome di fatto nullatenente cui era intestata la società “fantasma” al centro del sistema di frode fiscale.
Per evadere il fisco, il sistema era complesso ma “efficace”: venivano emesse fatture per servizi di marketing e pubblicità mai avvenuti, venivano distrutte o occultate le scritture contabili delle società coinvolte e i proventi dell’attività criminale venivano trasferiti su conti correnti svizzeri.
L’indagine, che è durata dal settembre 2011 al luglio 2012, ha focalizzato l’attenzione su fatture per importi di oltre dieci milioni di euro e ha portato alla segnalazione alla Procura di una lunga serie di soggetti “beneficiari” delle fatture false, che hanno così indebitamente detratto l’Iva mai versata.