A leggere la relazione dei Nas inviata nei giorni scorsi al Procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, le immagini di quel tragico 18 novembre del 2020 ritornano davanti agli occhi come le scene di un film difficile da dimenticare. Ore 19,45. Ospedale di Ivrea, ultima frontiera della sanità pubblica. L’impianto di ossigeno non funziona, 14 pazienti in rianimazione rischiano di morire, analogo destino per altri 68 ricoverati per Covid. Una strage. Di sottofondo il primo SOS, la prima telefonata: “Sono Scapino e sono il primario della rianimazione di Ivrea. Abbiamo [...]
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