Per l’apertura del festival CinemAmbiente, il collettivo di arti perfomative Biloura ha pensato ad una performance che ruota attorno al concetto dell’antropocene, cioè dell’era geologica nella quale siamo entrate/i, lasciando l’olocene che è durato quasi 12.000 anni (dall’ultima fase glaciale). Questo concetto geologico mette al centro immediatamente la ragione primaria per cui è fondamentale avere un festival come CinemAmbiente: l’essere umano sta impattando il pianeta a livelli profondi e inediti, pertanto siamo tutti responsabili dei nostri comportamenti, consumi, stili di vita. Ognuno può fare piccole e grandi scelte quotidiane, ma soprattutto: tutti dobbiamo prendere coscienza di quanto la vita umana sta modificando il pianeta. Il programma del festival serve proprio a questo.
31 LUGLIO
La seconda serata ha come ospite Don Luigi Ciotti, in quest’occasione il collettivo propone una performance attorno a stralci dell’enciclica papale “Laudato sì”. Il testo, si sofferma largamente su come la Natura sia madre di tutte/i, di come essa sia la nostra casa comune, di quanto in essa dimori lo splendore di Dio e – pertanto – invita fedeli e non a rispettarla, ad amarla e a vivere in equilibrio con essa.
1 AGOSTO
In occasione della proiezione “The Harvest”, Biloura propone una performance che mette l’accento sulle migrazioni in Italia negli ultimi 20 anni, e in particolare su come e quanto le/i migranti siano utili all’economia, e contributo arricchente per la vita e la cultura italiane. La lotta contro lo sfruttamento dei braccianti, recentemente portata avanti in Italia dall’attivista Aboubakar Soumahoro, costituisce un’ottimo spunto di contestualizzazione dei temi trattati dal film.
2 AGOSTO
Il collettivo chiude con un omaggio a Carlo Petrini e a tutte le persone che hanno la forza di volontà e il coraggio di mettere in pratica i propri ideali, di “condursi a schiena ritta”, per così dire, come fa anche infatti il personaggio centrale del film “Good Things Await”. L’ultima performance di Biloura è una sorta di call to action che invita il pubblico a concretizzare qualcosa degli ideali che ispirano ciascun individuo.
Biloura non presenzia a tutto il festival perché il 3 agosto sarà in partenza per Vienna, dove parteciperà a una residenza artistica di un mese.
Qui, il collettivo darà vita al primo assaggio della sua nuova produzione: Flesh (dall’inglese: “carne”), performance parte del progetto sul tema del business della prostituzione e la situazione della donna in esso coinvolta 5 Voices For 1.