Il cerchio della vita.
Ogni giorno percorro la mia strada, con le mie umane gioie e afflizioni. Certi giorni penso che la strada che percorro si sia consegnata alla vacua abitudine, e allora ogni tanto mi sforzo di lasciare il rettilineo cammino dell’ovvietà e prendo delle leggere deviazioni su un sentiero appena laterale, meno battuto o addirittura ancora da aprire. E allora potrebbe succedermi che, di leggera deviazione, piegandomi più volte nella direzione di ciò che non è scontato, forse arriverò a segnare con la vita un cerchio, in questo nostro tempo votato al culto della effimera novità, orientato all’originalità dello schiamazzo, all’eccezionalità e allo stupore longevo quanto un fuoco d’artificio. Posso prendere un sentiero laterale, intraprenderlo anche fermandomi a riflettere, abbassando i toni, rileggendo e ripensando al già noto e, perciò già facilmente dimenticato, e perché no, facendo anche dei passi indietro.
Favria, 18.11.2020 Giorgio Cortese
Nella vita di ogni giorno in tutte le cose è meglio sperare che disperare.