In quattro anni non si sono più rivolti la parola. Quasi hanno smesso di salutarsi. Giorgio Cortese ha ripiegato sulla penna e sul pc. Ha continuato a scrivere, chilometri di lettere aperte indirizzate a lui, Serafino Ferrino. Mai una risposta. Ma domenica mattina, mentre erano in corso le celebrazioni per la festa patronale dei Santissimi Pietro e Paolo, è accaduto un fatto inedito, che non è passato inosservato ai più ed ha già stimolato curiosità a non finire sulle prossime elezioni comunali..
Domenica mattina, dopo tanto tempo, Cortese e Ferrino si sono stretti la mano. E per poco non ci scappavano anche due baci sulle guance non fosse che Ferrino, al tentativo di Cortese, si è scansato.
Un evento storico, immortalato in questa fotografia di Andrea Cerutti, in cui i due mostrano espressioni del viso condizionate dall’imbarazzo e dal sole. Sarà quindi il caldo, oppure l’aria festaiola della patronale….. pace fatta? Che sia il segno di un possibile “ritorno di fiamma” in vista delle votazioni del 2017?
Difficile dirlo, se non altro per il turbolento divorzio che sta alle spalle, consumato tra le quattro mura del Municipio senza mai una spiegazione ufficiale ma nota a tutti a Favria.
Cortese, dopo cinque anni passati sul palcoscenico, come sindaco, dal 2007 al 2012, si è ritirato dall’amministrazione dopo il tentativo di scrollarsi di dosso la scomoda figura del sindaco-ombra Ferrino. Il fatto è che quest’ultimo, dopo due mandati, aveva ripiegato allora, nel 2007, sulla carica di vice, cercando un successore, come veloce parentesi per tornare alla ribalta la volta successiva. Sergio Feira ed altri inizialmente corteggiati avevano dato picche. Cortese aveva, invece, accettato. E così Ferrino ha fatto: se n’è stato buono, in seconda fila, e alle elezioni del 2012 si è ripresentato per riottenere la fascia tricolore che gli era stata strappata dalla norma contro il terzo mandato consecutivo.
Di certo c’è che nessuno dei due se ne starà con le mani in mani. Francesco Manfredi, attuale vicesindaco, ha già teso la mano verso Cortese, per valutare la formazione di un gruppo unico. Farà lo stesso Ferrino? E a Cortese basterà una dimostrazione di riconoscimento e di stima per tornare all’ “ovile”, o porrà delle condizioni, o prenderà il volo con una lista propria? Dietro l’angolo numerosi altri punti interrogativi: in maggioranza si pone già la contesa per lo scranno tra Manfredi e Luca Cattaneo, si aggiunge la presenza della minoranza e, forse, del Movimento 5 Stelle.