“Non sarà di certo una polemica a fermare le mie serate”. E’ risoluto Daniele Rizzato, titolare della pizzeria “Il Portico” finito al centro di una polemica per gli schiamazzi notturni dei clienti e per quei tavoli che di serata in serata avrebbero invaso tutta piazza Caretto.
“Mi hanno criticato per aver occupato la maggior parte della piazza – si sfoga – E’ successo solo una domenica, per un motivo particolare che non sto qui a raccontare. Per questo abbiamo aggiunto dei tavoli. E per questo qualcuno ha scattato delle foto che ha inviato ai vigili”.
E il giorno dopo, a locale chiuso, sono arrivati i vigili, hanno preso le misure ed è scattata la multa.
“Sono in regola con i pagamenti – assicura il ristoratore – . Ho sempre pagato il plateatico. Ho fatto realizzare il piano acustico ed anche la filodiffusione che si spegne all’una. Le serate che organizzo vanno bene e se le faccio è perché me lo chiedono tanti cittadini. Dopo tutta la fatica che faccio per portare un po’ di gente in paese, per renderlo vivo, prendersela per queste cose mi sembra davvero esagerato”.
Ed è vero che Rizzato per il suo paese e per i suoi concittadini non s’è mai tirato indietro.
“Contribuisco all’organizzazione delle feste di paese. Sponsorizzo una squadra che gioca a bocce, una che gioca a basket ed una squadra di calcio. Collaboro con il Praiet nell’organizzazione della festa estiva. Se faccio qualcosa da privato cittadino è sempre per il bene di tutti”. Morale?
“Non mi sento in difetto. Sono sereno. Sono certo che i miei clienti e la maggior parte della popolazione sono contenti. Quelli che associano il Portico al disastro di Crescentino non si rendono conto dell’importanza che ha un dehor per rendere vivo un paese….”.
E la questione dei tavolini sullo stemma del Comune? “Dicono che l’ho rovinato – alza le mani al cielo – Ho pulito quello che avevo sporcato. La macchia che è rimasta è dei camion del mercato però a loro non viene detto nulla”.
Insomma, Rizzato non si arrende. “Non saranno certo i social o i giornali a farmi fare dei passi indietro. Continuerò più di prima e meglio di prima…”