Una società consortile di Vercelli, attiva nel settore della logistica e del facchinaggio,, attraverso cooperative fantasma, in tre anni, dal 2012 al 2014, ha prodotto un giro di fatture false per 42 milioni di euro. La frode è stata scoperta dalla Guardia di Finanza che ha deferito all’autorità giudiziaria 15 persone. A capo due coniugi, supportati da un consulente del lavoro e da un commercialista.
L’operazione, denominata “Ghost Coops”, ha permesso di ricostruire il sistema fraudolento che ha consentito alla società consortile di distrarre all’erario oltre 9 milioni di euro di imposte evase. Le strutture cooperative avevano sedi legali e strutture amministrative inesistenti mentre la gestione vera e propria veniva effettuata presso la sede della società consortile e di un consulente del lavoro. In questo modo – sottolinea la Finanza – nessuno poteva determinare con chiarezza dove le coop esercitassero l’attività.