Nervi tesi in Consiglio Comunale tra il Sindaco Paola Gamba e il suo predecessore, ed odierno consigliere di minoranza, Marcello Pricco. Sono volate molte frecciate velenose nell’ultimo Consiglio Comunale dello scorso luglio dedicato alla riapprovazione del bilancio di previsione 2014, che si è resa necessaria per integrare le nuove disposizioni relative alla Iuc, l’Imposta Unica Comunale, nel documento finanziario già adottato nel mese di giugno. La maggioranza ha deciso infatti di rivedere il Regolamento e di cambiare le tariffe. Assente il capogruppo di minoranza Mario Miranda, Pricco ha votato contro, insieme al collega Gianfranco Trucco, rilevando un aumento ingiustificato della tassazione. “Votiamo contro – ha spiegato Pricco – perché riteniamo che dovevano essere eliminate le spese superflue e non aumentare così le tasse“.
L’Imu è stata confermata nelle aliquote base dello0,4 per cento per castelli e ville di lusso (esenti per le legge le abitazioni principali) e dello 0,76 per cento per i terreni agricoli, aree fabbricabili e fabbricati diversi dalla prima casa, aliquota ridotta per fabbricati rurali allo 0,2 per cento, prevista la detrazione per abitazione principale di 200 euro annui. La Tasi, invece è stata portata all’1,5 per mille per abitazione principale, mezzo punto in più rispetto all’aliquota base dell’1 per mille, invece confermata per altri fabbricati, terreni edificabili e agricoli, fabbricati strumentali. Questa nuova tassa introdotta da Roma dovrà coprire i cosiddetti servizi indivisibili, così individuati: Polizia locale per 1.400 euro, illuminazione pubblica per 33.800 euro, leasing finanziario per risparmio energetico per 4.795 euro, gestione territorio e ambiente per 2.570 euro, viabilità, manutenzione strade, spazzamento neve per 17.000 euro, anagrafe e stato civile per 18.300 euro. In caso di immobili affittati, l’occupante versa il 30 per cento.
“Siamo contrari – ha aggiunto Pricco sulla Tasi – per due motivi: perchè in questi momenti di crisi si aumentano le tasse di circa 78.875 euro rispetto al 2013, anziché razionalizzare la spesa ed eliminare le spese superflue, e perché questa Amministrazione non ha applicato alcuna riduzione o detrazione previste all’art. 6 del regolamento Tasi in favore delle famiglie con scarsa capacità contributiva o famiglie indigenti“.