Chi pensava di averle viste tutte, con l’esplosione dei tesseramenti nell’ultimo mese fino a quota 252 e l’orda di truppe cammellate al seguito dei due candidati alla segreteria del Pd cittadino, deve ricredersi.
I democratici chivassesi sono riusciti a fare anche di meglio. Pardon, di peggio.
Questa è bella. Sentite un po’ qua.
Immaginatevi voi lo stupore di Matilde Casa, neo tesserata del Pd, a scoprire, sabato pomeriggio, appena messo piede in sala consiliare, di essere – a sua insaputa – candidata al congresso cittadino nella lista a sostegno di Pasquale Potenza.
Chi? Io? E perché?
Casa che, tra l’altro, non è una tesserata qualsiasi: sindaca di Lauriano, è la don Chisciotte dell’area ambientalista del Pd. La sindaca denunciata per aver bloccato una variante urbanistica che avrebbe portato alla costruzione di una serie di villette nel suo paese. La sindaca che ha vinto la causa e ne ha fatto un libro, mentre il Pd regionale e provinciale iniziava a farle il filo.
Insomma, una dei 252 iscritti ma non, certamente, una tra i tanti.
E toh, guarda caso – perdonateci il gioco di vocali – Casa è finita in una delle liste a sostegno dei due candidati alla segreteria.
“Non mi sono arrabbiata perché sono una che non s’arrabbia per natura – taglia corto al telefono, senza alcuna voglia di parlare -. Ho solo fatto mettere a verbale del congresso che non ho mai dato la mia disponibilità alla candidatura in lista e che, per questo, desideravo essere cancellata. Tutto qui”.
Un “tutto qui” che ha gettato nell’imbarazzo una parte – quella di Potenza – e nell’euferia l’altra – quella di Massimo Corcione – i democratici chivassesi.
“Guarda che figura!”.
Facce smarrite. Ma anche divertite, al cospetto del commissario Antonello Ghisaura.
“Ho conosciuto Potenza al congresso, non prima, come potevo candidarmi…”, dice la sindaca di Lauriano.
“La presidenza ha provveduto a depennare il nominativo e a scorrere la graduatoria degli eletti, appena appurato l’errore nella lista – ci mette la faccia, per tutti, l’assessore regionale Gianna Pentenero, candidata con Potenza -. La sindaca Casa si è iscritta per la prima volta al Pd in prossimità del congresso, l’errore si è poi verificato per una serie di problemi organizzativi e di questo mi sono già scusata con lei, insieme ai promotori della lista. Il dato che dovrebbe interessare riguarda l’altissima affluenza al voto da parte degli iscritti nonché il sostanziale pareggio che si è verificato”.
Sarà. Ma quando ballano così pochi voti, anche un banale errore organizzativo può trasformarsi in un vero caso politico. Persino oltre le truppe cammellate…