Chiude anche la sede della GDF-SUEZ in Stradale Torino. La lista dei “caduti” a Chivasso è ormai lunga come la quaresima: via l’emodinamica, via il Tribunale, via la Camera di Commercio, ecc… ecc… Se possibile, la chiusura della sede GFD-SUEZ è ancora più grave, perché tocca tutti i cittadini. L’ufficio fu aperto nel 1956 da Cogim, poi divenne Arcalgas, Italcogim e ora SUEZ. In questi anni molti sono andati negli uffici di Stradale Torino, e hanno fatto l’esperienza della cortesia e dell’efficienza dei dipendenti. Qualche errore nella bolletta, qualche problema di pagamenti, qualche allaccio da risolvere…: tutto veniva risolto con rapidità e gentilezza. Un piccolo miracolo, in un’Italia in cui i “servizi” pubblici colano a picco e sono diventati dei “disservizi” e una fonte di complicazione per la vita dei cittadini. Dopo la chiusura, ci divertiremo tutti a “dialogare” con l’immancabile numero verde: ore e ore perse al telefono, risposte diverse da un operatore all’altro, i problemi che non si risolvono e i mesi che passano… Anzi no. Non solo un numero verde. Al posto degli uffici, la società collocherà in città dei “totem”. Titola gioioso un periodico torinese: “Novità assoluta a Chivasso: il totem per la “energia in comune”. GDF SUEZ ha già preso contatti con il Comune di Chivasso per condividere le esigenze dei cittadini”. Cosa sono questi “totem”? “Strutture dotate di schermo, che si attivano al semplice tocco… Il Totem sarà in grado di prestare assistenza e/o informazioni in tempo reale semplicemente accostando la propria bolletta al lettore ottico presente”. E chi non se la cava col totem, come accadrà a molti anziani? Niente paura, non avete che da telefonare. Cioè dalla padella alla brace: “GDF SUEZ Energie, ha anche studiato una nuova modalità di assistenza per coloro che non hanno dimestichezza con la tecnologia, come, per esempio, le persone anziane. Tale servizio prevede un’assistenza puntuale e periodica tramite contatto telefonico….”. E vai col telefono! Alla fine della fiera è sempre la solita storia: gli uffici chiudono e noi dovremo attaccarci al telefono, aspettando e sperando. E il Comune che fa? In luglio “la Stampa” ha riportato le combattive parole del sindaco: “Come amministrazione ci batteremo con tutti i mezzi per impedire la chiusura”. Con la ragione dalla nostra parte, perché c’è un impegno preciso della società: “Abbiamo nelle mani una vecchia convenzione stipulata con il Comune che stabilisce che l’ufficio del gas in città dovrà sempre essere presente e aperto al pubblico”. Col cavolo! Due mesi dopo il sindaco si è già ammorbidito. Una decina di giorni fa, alla Blatta, al “thé delle 17”, i cittadini protestano per la chiusura della sede di Stradale Torino. E il sindaco risponde: “Abbiamo già rimediato, ci saranno i totem…”. Gli anziani replicano: “i totem non li sapremo usare…”. Qualche domanda al sindaco: dove è finita tutta la bellicosità di luglio? C’è o non c’è questa convenzione? E se c’è, il Comune non dovrebbe mandare a GDF-SUEZ una lettera con l’invito a rispettare gli impegni? E se non basta, non dovrebbe portare la società in Tribunale per inadempienza? Tradotto in italiano: non ci vorrebbe un po’ più di determinazione nel difendere i cittadini?
Benvenuto! Accedi con le tue password!