Il degrado e l’abbandono del Parco Mauriziano di Chivasso sono sotto gli occhi di tutti. Qualche mese fa è stata tagliata la fila di alberi lungo il cavalcavia di via Foglizzo, dalla parte del parco. A metà della rampa ora l’asfalto a bordo strada si è rotto e sta cedendo verso il parco, nell’area della casa scout. Anche il guard rail si è piegato e si è inclinato verso la riva. Dall’altro lato della rampa gli alberi erano già stati tagliati alcuni anni fa quando iniziò la costruzione del complesso residenziale di via Berruti. Sul cavalcavia che una volta si percorreva tra due fila di alberi non c’è più un filo di ombra. La sbarra di ferro che chiude la stradina che da metà rampa scende verso il parco è rotta e arrugginita. La recinzione in legno all’ingresso del parco cade a pezzi in più punti. Nel 2008 comparve una convenzione tra il Comune e gli scout che dovrebbe scadere a fine luglio. L’associazione scoutistica vi si impegnava ad garantire il “presidio di tutto il Parco Mauriziano, assicurando la vigilanza di flora e fauna” e a “collaborare…all’opera di conservazione e manutenzione del Parco Mauriziano”. Non so quale manutenzione abbiano fatto in questi anni gli scout. Eppure il Comune costruì a proprie spese la loro casetta: fu il primo edificio a venire costruito dentro, proprio dentro, il più bello e il più antico parco cittadino. Gli scout non tengono in ordine nemmeno la loro area. Hanno tagliato l’erba attorno all’edificio senza sprecarsi a ripulire nemmeno la base del cavalcavia. E nemmeno la riva della roggia San Marco. Qui, dove comincia il passaggio pedonale che collega il parco con le nuove case di via Berruti ci sono delle recinzioni di cantiere. Un paio sono così inclinate verso la roggia che potrebbero cadervi dentro. Ogni tanto nel parco qualche albero viene abbattuto. Bye bye Parco Mauriziano…
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