Un “flash mob” per dire no all’indifferenza. E’ quello organizzato per sabato 30 giugno, dalle 17, dalla sezione chivassese dell’Anpi.
“Negli ultimi mesi si è sviluppato un pesante attacco ai diritti civili conquistati negli ultimi decenni: legge 194 (sull’interruzione volontaria della gravidanza) aborti terapeutici, unioni civili, ecc… ecc… – spiega Vinicio Milani a nome dell’Anpi chivassese -. Contemporaneamente assistiamo ad un incremento della violenza contro le donne a livello nazionale e locale: il Centro Antiviolenza di Chivasso ha accolto da gennaio ad oggi 77 donne. La vergognosa campagna contro la legge 194 che quest’anno celebra il quarantennale dell’entrata in vigore è una campagna di disinformazione che tende a criminalizzare le donne e non a rimuovere le cause che le inducono a dover rinunciare ad essere madri”.
“Chiediamo che le istituzioni intervengano perché in Italia, come avviene in altri paesi europei, sia considerato reato fare pressioni per convincere le donne a non abortire – conclude -. La legge 194 è una legge dello stato che ha consentito a tante donne di non morire di aborti clandestini, che ha consentito la diffusione di strumenti di prevenzione perché la maternità è una scelta non un obbligo e le donne non vogliono più essere considerate semplici fattrici”.