Abbiamo fatto una chiacchierata con Giulia Mazzoli, ex Assessore nella Giunta Ciuffreda, Direttore di Sala e Maestro Referente del “Club Scherma Chivasso”, che ci ha spiegato cosa ha rappresentato e rappresenta questo momento di stop forzato, causa Coronavirus, per un’associazione sportiva dilettantistica.
“Ci siamo fermati immediatamente, a fine febbraio, quando è iniziata l’emergenza sanitaria – spiega -. Anche perché la nostra sede è in via Marconi 6, nei magazzini del blocco palestre, piano interrato dell’istituto “Europa Unita” e quindi ci siamo adeguati al calendario di chiusura scolastico. Non pensavamo che la situazione si sarebbe protratta così avanti nel tempo o, per lo meno, speravamo non succedesse”.
Questa interruzione di attività ha implicato la rinuncia a diversi appuntamenti agonistici. I primi giorni di maggio era previsto il “Gran Premio Giovanissimi Renzo Nostini” a Riccione, un appuntamento clou per le categorie under 14. “Eravamo tutti carichi, in pieno allenamento a febbraio, ci tenevamo un sacco” racconta Giulia. Erano previsti, sempre a maggio, anche i “Campionati Italiani Assoluti a Squadre” a Piacenza, questi per gli atleti più grandi. “Avremmo dovuto batterci per rimanere nella categoria B1 di fioretto e B2 di spada. Ora le categorie sono congelate, probabilmente si riprenderà il prossimo anno con le attività agonistiche. Ma è ancora tutto nebuloso al riguardo. Il ‘CONI’ ha organizzato una task force per valutare, sport per sport, come e quando riprendere, calcolando i rischi” spiega. Il mese di maggio sarebbe stato anche il mese dei “Campionati Italiani Universitari” evento che si sarebbe tenuto a Torino, ma che come gli altri è stato annullato e rimandato.
“Nonostante l’interruzione forzata delle nostre attività non abbiamo mai mollato – racconta la Mazzoli -. Abbiamo organizzato delle lezioni settimanali online, a gruppetti, con gli allievi più piccoli, e lo abbiamo fatto anche con i più grandi, ma nel loro caso abbiamo collaborato con una società di Torino, l’ “Accademia di Scherma Augusta Taurinorum”, e abbiamo organizzato sedute di schermistica e di preparazione atletica, sempre settimanali – spiega -. Tutte lezioni online in diretta e in aggiunta a queste ai i più piccoli, il giorno prima della diretta, abbiamo mandato un video che anticipava cosa avremmo fatto, di modo da farglielo elaborare in anticipo”.
Restare fermi senza poter portare avanti corsi e lezioni è un grosso danno per le associazioni, come per tante altre attività. Le associazioni in sè, inoltre, non hanno neanche piccoli bonus da parte dello Stato, della Regione o dei Comuni per andare a compensare, anche solo in minima parte, le perdite subite e il fatto che, comunque, tutte le spese restino da pagare. “Avendo noi la sede nei locali di una scuola superiore, di proprietà quindi della Città Metropolitana di Torino, abbiamo un vantaggio rispetto ad altre associazioni: il nostro affitto è orario e ci è stato riferito che chi di competenza calcolerà le ore non fruite causa Coronavirus e non ci verranno fatte pagare. Questa è una regola valida sempre e quando non si possono utilizzare i locali per cause non dipendenti da noi viene applicata, non nasce nello specifico per il Coronavirus – spiega Giulia Mazzoli-. E’ una cosa buona e giusta che ci sia questo tipo di tutela, credo che bisognerebbe andare incontro a tutte le associazioni del territorio, in ogni Comune, in una situazione del genere – dichiara -. Inoltre anche la Federazione Scherma ha dato il suo contributo: 250 euro, appena scoppiata l’emergenza. Con ciò che poteva ha pensato a tutti i Club di scherma del Paese. Un bel gesto. Il nostro sport, come altri, non ha i favori e le attenzioni riservati al calcio… abbiamo rimandato le Olimpiadi, dove ci sono ragazzi che si allenano da 4 anni, dedicandocisi anima e corpo, per meno di un decimo di quello che guadagna un calciatore, facciamo saltare addirittura quelle, ma il calcio si continua a insistere per farlo riprendere ora e subito. Purtroppo è un esempio in cui il guadagno e i soldi vengono messi davanti a tutto, anche davanti allo sport e alla salute. Ci sono addirittura calciatori contrari a riprendere, ma i vertici non sono di questo parere, ci sono troppi interessi economici in ballo” aggiunge.
La voglia di ripartire è tanta e anche l’ottimismo non manca. “Sono fiduciosa, i nostri allievi hanno risposto bene alle lezioni a distanza, hanno partecipato ai flash mob con la Federazione. La voglia di andare avanti ce l’abbiamo tutti – racconta -. Pensiamo e speriamo di poter ripartire a settembre, dove pensiamo di abbonare la prima rata dell’anno a chi ne aveva appena pagata una, a ridosso dello scoppio dell’emergenza sanitaria, senza poi averne potuto usufruire. Grazie a quell’agevolazione sull’affitto di cui ho parlato prima ci possiamo permettere di farlo – precisa -. In generale, invece, spero si esca da questa situazione con dei valori diversi e con più umanità, che diminuiscano i toni polemici e le cattiverie, che si rendano più vivibili le città, che si faccia attenzione all’ambiente, che l’economia si riconverta in altro… spero che si possa trovare il buono e il bello anche partendo da una situazione pessima, che ci sia per tutti Nuova Vita” afferma in conclusione Giulia Mazzoli.
Il “Club Scherma Chivasso” ha la sua pagina Facebook e il suo profilo Instagram, il suo sito www.clubschermachivasso.it e la sua e.mail: info@clubschermachivasso.it , utili per chiunque fosse interessato ad avere notizie ed informazioni.