Si chiamava Alessandra Adele Ferroglio, aveva 49 anni, abitava a Ivrea e lavorava all’Aeg, la donna trovata morta, oggi pomeriggio, lungo le rive del Lago Sirio. Sulla vicenda sta indagando la Polizia del Commissariato di Ivrea e dopo un primo esame esterno effettuato dal medico legale Mario Apostol, sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. Gli inquirenti, dunque, escluderebbero la morte per cause violente. Sono aperte le piste del decesso avvenuto per cause naturali, magari dopo una caduta in quanto aveva la testa immersa in acqua, incastrata tra due rocce, e il resto del corpo sulla riva rocciosa. Non si esclude nemmeno l’ipotesi del suicidio. Nella borsetta, recuperata poco distante dal cadavere, c’erano alcuni flaconi di farmaci antidepressivi.
Sarà l’autopsia disposta dal sostituto procuratore della Repubblica di Ivrea Lorenzo Boscagli a chiarire le cause del decesso. Il corpo si trova infatti a disposizione della Procura eporediese.