“Voglio bene ad Andrea come fosse un figlio. Per questo gli ho detto: aspetta. Faccio ancora i prossimi cinque anni, poi il vice sindaco che verrà avrà la strada spianata. Ma niente, lui non ha voluto sentire ragioni”.
Ha scelto il “Leon d’Oro” per aprire la campagna elettorale. Mario Corsato, sindaco uscente di Cavagnolo, dopo quattro mandati, a giugno si presenterà agli elettori per fare il quinto.
“Non c’è problema: se vinco sono contento, se perdo… amen”.
Alza le spalle, sorride ed è pronto a tuffarsi in questa nuova, vecchia, avventura.
“Dicono che a 71 anni uno si dovrebbe sentire anziano… – inforca -. Ma io non mi sento così. Mi sento più propositivo, brillante, carico di tanti altri più giovani di me. Mi sono candidato per la prima volta a 45 anni, nel ‘90. Oggi ho quello stesso spirito. Ho iniziato un percorso, nel 2012, che partiva da un commissariamento. Abbiamo posto le basi per fare delle cose, che cinque anni di amministrazione non ci hanno permesso di fare perché sono troppo pochi. Ora che si raccolgono i frutti del lavoro che abbiamo fatto, che sento mio, io dovrei farmi da parte? Ma perché?”.
Mario Corsato sabato pomeriggio, di fronte ad una quindicina di sostenitori, ha lanciato la sua candidatura a sindaco per la maggioranza uscente di “Unione Cavagnolese”, sostenuto dai consiglieri e assessori Mariangela Ponzetti, Luciano D’Anna e Mauro Oggero.
In un’ora buona ha fornito titoli da riempire i giornali da qui a giugno. Ma è su una questione che, oggi, si concentra l’attenzione dei cavagnolesi: la spaccatura con il vice sindaco Andrea Gavazza.
Anche perché alle elezioni rischiano di esserci solo due liste: quella dell’uno e quella dell’altro… Inevitabile che, alla prima uscita pubblica, non si parlasse che di questo.
Alla conferenza mancavano “solo” Franco Zattarin, che non si presenterà più, e il vice sindaco Andrea Gavazza appunto, che a 33 anni si sente pronto per correre da solo per la fascia tricolore del paese. A meno di ripensamenti.
“La continuità amministrativa è rappresentata dal mio gruppo – ha spiegato Corsato – non vedo come potrebbe essere altrimenti. Abbiamo iniziato un percorso, anni fa, che ci porterà a vendere l’area degli ex capannoni militari il 31 marzo prossimo, ad avere finalmente a disposizione dei soldi da investire per il paese, a realizzare quella casa di riposo di cui si parla da 13 anni e che finalmente potrà essere inaugurata nel 2018, ed io oggi dovrei lasciar perdere perché cinque anni fa c’eravamo detti determinate cose – ha rimarcato Corsato -? In cinque anni può cambiare di tutto. Quante cose mi sono ritrovato a prendere in mano, come la gestione di Senza Fili Senza Confini, per portarle a termine… Ragionando con tutto il gruppo di maggioranza s’è deciso che io meglio di altri potessi ancora guidare questo percorso, così mi sono messo a disposizione. In fin dei conti, quali sono i presupposti per chiedere la mia testa?”.
“Andrea Gavazza oggi ha scelto un’altra strada – ha concluso Corsato -. Le nostre porte sono sempre aperte e se vuol darci il suo contributo, noi siamo qui. Abbiamo lavorato bene in questi anni e stiamo ancora lavorando bene. Per questo mi chiedo con che programma si presenterà ai cavagnolesi, se lo farà. Il rischio è che gli elettori si possano trovare davanti ad un originale e ad una fotocopia, ma tant’è. Lui è senza dubbio una grande risorsa per Cavagnolo e lo sa bene. Ma anche io lo sono. Anche a settant’anni suonati”.