Mario Corsato sì, Andrea Gavazza “boh”, Sabrina Balzola no.
Non c’è ancora l’ufficialità, ma oggi, 24 gennaio 2017, è questo lo scenario che si presenta agli occhi dei cavagnolesi interessati al dibattito sulle prossime elezioni amministrative. Alla domanda, chi si candida, ecco le risposte. Più o meno ufficiali.
Mentre sale, nelle primarie de La Voce, l’ex sindaco Franco Sampò, i tre papabili candidati a sindaco sono sulla bocca di tutti.
E, negli ultimi giorni, le novità non sono mancate.
“Non mi candido”. Ha sciolto le riserve Sabrina Balzola, l’avvocato che da cinque anni a questa parte siede tra i banchi dell’opposizione.
Il capogruppo di minoranza alla fine ha deciso: alla chiamata alle urne di giugno non ci sarà. L’ha detto ai suoi, prima, e oggi lo conferma a quanti la incontrano per il paese.
La sua decisione è categorica.
Ma chi colmerà il vuoto che lascia? O meglio, chi si farà interprete del suo bacino elettorale? Il consigliere comunale, e presidente della Pro loco, Roberto Sesia – ammesso e non concesso che abbia ancora voglia di continuare l’esperienza amministrativa – o qualcun altro? Per ora, non si sa.
Anche perché c’è un altro nodo da sciogliere, a cui tutti sono interessati. Opposizione compresa: che farà la maggioranza uscente?
Venerdì sera c’è stato un primo confronto tra i componenti del gruppo che da cinque anni governa il paese.
Sul tavolo, il sindaco uscente Mario Corsato e il suo vice Andrea Gavazza hanno messo le loro carte, prendendosi alla fine una pausa di riflessione per decidere il da farsi e per cercare di far collimare le aspettative dell’uno con quelle dell’altro.
Ma, soprattutto, per non finire “à la guerre comme à la guerre”, l’uno contro l’altro, e correre il serio rischio di consegnare il paese nelle mani del terzo incomodo. Magari candidato a 5 Stelle…
“Stiamo valutando, sono iniziate delle riflessioni”. I due, Corsato e Gavazza, a precisa domanda, “ti candidi?”, nicchiano.
Ma la sensazione è che o si candideranno insieme ancora una volta, come cinque anni fa, con Corsato candidato sindaco e Gavazza in lista, oppure se ne vedranno delle belle. O non se ne vedranno proprio, perché non è nemmeno escluso che uno dei due possa chiamarsi fuori dai giochi. Anche e un po’ a sorpresa.
“Sono stati cinque anni molto importanti – commenta, senza sbottonarsi sulla candidatura, il sindaco uscente Mario Corsato -. Ho avuto un gruppo consiliare ottimo, dove tutti hanno fatto la loro parte e nessuno è mai mancato o venuto meno nell’impegno. Ho avuto un buon gruppo che ha lavorato bene. Dal mio punto di vista noi siamo arrivati in amministrazione a giugno del 2012 con una situazione del Comune non dico difficile, ma di stallo. Di totale fermo della macchina amministrativa. Uscivamo da un anno di commissariamento. C’era da ricostruire un po’ tutto, dare progettualità e restituire credibilità. Sono stati cinque anni difficili, importanti, dove si è lavorato tantissimo tutti quanti. Il grosso traino, il grosso della responsabilità, l’ha avuto, com’è giusto che sia, il sindaco. Ma per quante cose abbiamo fatto, ce ne sono tante che ancora dobbiamo fare…”.
“La sostanza vera arriva adesso – continua Corsato -, a fine mandato: abbiamo alcune scommesse da vincere. Prima fra tutte il recupero dell’ex area militare, con quella casa di riposo che molti volevano e che porterà dei posti di lavoro. Avrà un iter di almeno due anni: il Comune di Cavagnolo, che ha oggi circa 3 milioni di euro di avanzo di amministrazione che non può utilizzare per vincoli di bilancio, a marzo incasserà 400 mila euro derivanti proprio da quella vendita dell’ex area militare e, finalmente, potrà dar seguito ad una serie di progetti”.
“Personalmente – conclude il sindaco uscente – credo che serva ancora dell’esperienza per far questo tipo di passaggio, per governare tutte le partite che ci aspettano. Capisco che ci sia una volontà di rinnovamento, ma la riflessione che il nostro gruppo deve fare è se questo sia il momento opportuno per rinnovare oppure no”.