Ci aspettavamo una risposta più decisa e puntuale alla nostra interrogazione a risposta immediata sulla discarica di Vespia, presso Castellamonte (TO), presentata in condivisione delle preoccupazioni espresse dai cittadini riuniti nel Comitato “Voce dei Monti Pelati” (in allegato).
L’Assessore all’ambiente Valmaggia da subito, gentilmente si è defilato dalla faccenda, sottolineando che le procedure sono a carico dell’Amministrazione Provinciale, e sviando quindi un’analisi critica sull’operato della stessa.
Pare inoltre che l’Assessore non abbia letto con attenzione la nostra dettagliata interrogazione, di cui, tra l’altro, ci ha fatto i complimenti per l’accuratezza: in realtà Agrigarden (società di gestione della discarica) non ha chiesto solo l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per abbancare 30.000 m3 di rifiuti, ma anche di ottenere la vecchia Autorizzazione concessa ad ASA nel 2012 per ulteriori 83.000 m3. Ciò comporta che per diversi anni potrebbe procedere allo sversamento di ulteriori rifiuti nella discarica di Vespia.
L’assessore ha concluso affermando un fatto a noi già noto: che ASA ha fatto sparire 11 milioni per la gestione post mortem della discarica. L’Assesore è altresì convinto che i soli 30.000 m3 richiesti nell’AIA consentiranno di ricevere i proventi necessari per poter gestire il post mortem della discarica.
Non ha detto nulla sugli argomenti più importanti: la bonifica del sito, lo stato di salute delle falde, del vincolo idrogeologico cogente sul sito, della riserva speciale (nonché SIC – Sito d’Importanza Comunitaria) Monti Pelati e Torre Cives.
Avremmo preferito avesse espresso anche una presa di posizione netta riguardo quei consorzi, società e partecipate che gestiscono rifiuti e che creano danni ambientali, oltre che buchi di bilancio, pagati entrambi a caro prezzo dai cittadini.
Informiamo infine che il M5S aderisce e partecipa alla manifestazione per la chiusura definitiva della discarica, prevista per sabato 27 settembre.
Giorgio Bertola, Capogruppo regionale M5S Piemonte