Il Torino torna alla vittoria, che mancava dal 4 novembre, superando 2-1 il Genoa e riagganciando la zona Europa League, nel giorno del rientro di Mazzarri dopo la paura per il malore di una decina di giorni fa. Ma con i rossoblu in dieci per l’espulsione di Romulo, è andato sotto prima di rimediare nei minuti di recupero del primo tempo.
Dopo il rosso a Romulo, espulso da Mariani per due interventi fallosi nel giro di pochissimi minuti, il Genoa di Juric, squalificato e sostituito in panchina da Murgita, è passato in vantaggio con un gol di rapina di Kouamé, bravo a sfruttare l’errore difensivo di Belotti che lo teneva in gioco. Sotto nel punteggio nonostante il vantaggio numerico, il Torino ha pareggiato sul finire del tempo: al 47′ destro dal limite di Ansaldi, al 49′ gol vittoria su rigore di Belotti, dopo un fallo di Sandro su Iago Falque.
Quinto centro stagionale per il ‘Gallo’, il terzo dal dischetto, dopo una partita di grande sacrificio e con buone occasioni create dal centravanti granata. L’intesa con Zaza migliora ma è ancora lontana dalla perfezione: i due sono stati schierati dal primo minuto con Iago Falque, la prima volta per Mazzarri con il tridente in campo dal 1′.
Difficile immaginare un ritorno migliore per il tecnico granata dopo il malore che l’ha costretto a saltare la trasferta di Cagliari: Mazzarri aveva chiesto ai suoi di partire forte fin dal primo minuto, ottenendo anche buone risposte nei primi minuti. Eppure le occasioni più pericolose sono state create dal Genoa: palo al 14′ di Piatek e veloci ripartenze con Bessa e Hiljemark. Dopo l’espulsione di Romulo, Murgita ha inserito Gunter al posto di Piatek (capocannoniere con Ronaldo a quota 10), trovando il gol con Kouamé e difendendo con ordine contro la manovra sterile dei granata. Fino alla folata offensiva del Toro, che ha ricordato la partita del 25 aprile 2015, quando Immobile e Cerci ribaltarono proprio sotto la Maratona, ma nel finale di partita, il vantaggio del Genoa.
Nella ripresa il Torino ha provato a chiudere la partita senza mai riuscirci grazie a un ottimo Radu.
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