E’ durato poche ore, in casa Juventus, l’allarme per le condizioni di Miralem Pjanic. Il centrocampista, ha lasciato il ritiro della nazionale dopo essere stato costretto a lasciare prima del fischio finale la partita di Nations League della sua Bosnia contro l’Austria.
Niente sfida con la Spagna e rientro anticipato a Torino, dove le telefonate al giocatore e allo staff medico bosniaco sembrano però avere tranquillizzato il club bianconero. Solo un lieve affaticamento, che verrà valutato con precisione lunedì alla ripresa degli allenamenti.
La presenza di Pjanic con la Spal, sabato prossimo, non dovrebbe essere in discussione. Tira così un sospiro di sollievo mister Allegri, che deve preparare il rush di fine anno. Nove partite, vera e propria cartina al tornasole delle ambizioni della Juventus, tra campionato e Champions League. Affrontarlo sapendo di non dover rinunciare a Pjanic, con Ronaldo uno dei giocatori sin qui più utilizzati, tranquillizza il tecnico bianconero.
Soltanto Alex Sandro, con 16 presenze, ha superato il bosniaco, fermo a quota 15 ma già con tre gol all’attivo. Il centrocampista ha giocato finora 1.200 minuti ed è quinto nella classifica del minutaggio. Numeri importanti, che lo rendono un giocatore preziosissimo nella rosa a disposizione di Allegri, che deve ancora rinunciare invece a Emre Can, alle prese con la degenza per l’operazione alla tiroide. Resta in dubbio, invece, Bernardeschi, che si sta sottoponendo alle cure per il problema muscolare accusato in Nazionale e che verrà ricontrollato prossima settimana.
Con Pjanic è già a Torino anche Mandzukic, rientrato dalla due giorni in Croazia in cui è stato premiato per l’impegno con la Nazionale. Domani i bianconeri si alleneranno, poi avranno un giorno di riposo, la ripresa è fissata per lunedì. E da quel momento non ci sarà più un momento di respiro.
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