Per il Torino é stata la vittoria della consapevolezza, i tre punti che oltre a prolungare il sogno Champions hanno certificato la nuova dimensione dei granata. Sul fronte opposto il Milan rischia il posto in Europa e la panchina di Gattuso si fa sempre più traballante. “Questa partita ci ha fatto capire che siamo cresciuti tanto, che tutti quanti abbiamo fatto un lavoro eccezionale – esulta Mazzarri -.
Oggi abbiamo vinto meritatamente contro una squadra molto forte.
Sono contento, abbiamo impostato bene la partita”. Proprio l’atteggiamento del Torino è stata la lieta novella per il tecnico che ha visto il suo Torino combattere alla pari con il Milan: “Tempo addietro giocavamo con le grandi e si vedeva la sudditanza, ora invece ce la giochiamo con tutti. Questi ragazzi stanno crescendo in modo esponenziale”. Una partita non conclusa dal tecnico, allontanato da Guida per proteste, la sesta espulsione in stagione: “Io non mi ero rivolto verso nessuno in particolare, questa volta non c’entravo nulla, parlavo con la mia panchina. Magari agli arbitri piace vedere quello che faccio, quello che fanno altri allenatori non lo guardano”. Il secondo pesante ko in settimana, dopo quello con la Lazio che è costato la finale di Coppa Italia, pesa sulla stagione del Milan di Gattuso, superato dalla Roma e agganciato da Torino e Atalanta. “Oggi siamo stati condannati da un episodio – spiega rammaricato il tecnico rossonere -, la squadra ha fatto quello che doveva fare ma ha deciso un episodio. É un periodo che sta girando così, ma dobbiamo prenderci le proprie responsabilità”.
L’episodio in questione è il rigore che ha sbloccato la partita, penalty “ingenuo che ci ha fatto perdere le staffe” indirizzando la partita: “Dopo il rigore ci siamo innervositi, prima del rigore avevo visto una squadra viva, diversa da quella di mercoledì. Non riusciamo a reagire alle avversità. Inoltre non dovevamo perdere Romagnoli come l’abbiamo perso. Rigore? Non l’ho visto, siamo stati dei polli noi, le mani si devono tenere a posto. Non so se era netto, ma se l’hanno dato vuol dire che c’era”. Inevitabile in discorso sul suo futuro: “Sono legato ai risultati come tutti gli allenatori, non solo la squadra sta facendo figuracce, le stiamo facendo fare a una squadra storica e questo è un dato di fatto”.
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