La certezza è che Roberto Mancini attenderà l’ultimo momento per decidere la formazione anti-Portogallo in una sfida importante quanto attesa come dimostrano i quasi 70.000 biglietti già venduti.
Milano per la 26/ma volta si appresta domani sera ad accogliere da braccia aperte l’Italia a caccia di una vittoria che potrebbe proiettarla al primo posto nel proprio girone di Nations League.
Il quesito maggiore riguarda chi sostituirà Bernardeschi nel tridente azzurro: il giocatore della Juventus martedì ha lasciato il raduno di Coverciano per il riacutizzarsi di un problema agli adduttori, lasciando un vuoto nell’attacco della Nazionale che pur segnando ancora poco ha disputato una buona prestazione nella trasferta vittoriosa di un mese fa in Polonia.
Il ballottaggio lì davanti riguarda in particolare Ciro Immobile e Domenico Berardi: nell’allenamento di questo pomeriggio rigorosamente a porte chiuse (stavolta non sono stati aperti ai media neppure i canonici 15′ iniziali, cosa che invece avverrà per la sessione di domani mattina, l’ultima a Coverciano prima della partenza per Milano) il ct ha testato a lungo, insieme agli inamovibili Insigne e Chiesa, sia l’attaccante laziale che l’esterno del Sassuolo: con quest’ultimo ad esempio Insigne giostrerebbe da ‘falso nove’ come è stato contro la Polonia, con Immobile l’attaccante partenopeo verrebbe dirottato sulla fascia togliendo forse un pizzico di imprevedibilità alla manovra offensiva.
Mancini ha intenzione di prendersi tutto il tempo possibile per valutare e decidere in una sfida cui tiene tantissimo: ”Fin dall’inizio l’obiettivo è stato cercare di andare alla Final Four, vogliamo fare una grande partita con il Portogallo, all’andata la squadra era giovane e una sconfitta ci sta. Ora – ha detto il ct a ‘Vivo Azzurro’ – abbiamo la possibilità di fare bene anche contando sul sostegno del pubblico, Milano da questo punto di vista non tradisce mai”. Affollatissima si annuncia anche la tribuna d’onore, con Allegri, Capello, Busacca, Zhang, Maldini, Albertini, Rizzoli, Rosetti, Mazzarri. Idee chiare invece per quanto riguarda gli altri reparti: nel suo 4-3-3 Mancini ha tutta l’intenzione di confermare i giocatori utilizzati nelle ultime due gare, in difesa Donnarumma con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Biraghi; a centrocampo Verratti, Jorginho e Barella.