Venti giorni da vivere al massimo, costruendo “pezzo dopo pezzo” il piano per la rivincita sull’Atletico Madrid che, mercoledì scorso, ha bastonato la Juventus al Wanda Metropolitano, nell’andata degli ottavi di Champions. Allegri mostra di avere incassato bene il colpo, anzi, dice di non averlo subito proprio e fa spallucce di fronte alla marea di critiche, le più feroci sui social firmate da quei tifosi che a ogni sconfitta in Europa chiedono la sua testa.
“Queste cose mi divertono – dice il tecnico bianconero – e i tifosi sono liberi di giudicare. E poi quando vinci sei un fenomeno e appena perdi una perdita diventi … In questi casi si sta zitti, e in fondo le critiche fanno bene, ricaricano.
Anche perché se si vincesse sempre sai che noia la vita…”.
Con il campionato in cassaforte, a +13 sul Napoli, gli impegni in serie A a questo punto servono soprattutto per preparare la grande rimonta sui Colchoneros. “Queste sono le situazioni più stuzzicanti, altrimenti è tutto piatto. La sconfitta di Madrid ci ha dato una bella scossa, abbiamo una ventina di giorni per presentarci il 12 marzo pronti a cercare l’impresa. Credo che abbiamo molte possibilità di riuscirci, ma ora viviamo questa attesa con entusiasmo, adrenalina al massimo”.
Allegri non è impaziente: “Se rigiocassimo subito contro l’Atletico verremmo eliminati di sicuro. Perché queste imprese vanno costruite un pezzetto al giorno. Dobbiamo prepararci con serenità e responsabilità: la squadra lo sa. Il 12 marzo sarà ‘LA’ sfida e saremo pronti. E poi è meglio dovere rimontare, con uno 0-0 a Madrid la partita di ritorno sarebbe stata più incasinata”.
Il prossimo avversario, domani, è di ben altra caratura rispetto all’Atletico, ma à un Bologna diverso, con Mihajlovic alla guida: “Da quando ha cambiato allenatore – dice il tecnico bianconero – ha un piglio nuovo: ha battuto l’Inter in trasferta, pareggiato con il Genoa e giocato bene a Roma, dove non avrebbe meritato di perdere”.
All’ ‘Dall’Ara’ giocherà in porta Perin, probabilmente ci sarà ancora Ronaldo dal 1′ mentre Allegri spera di recuperare Pjanic, nei giorni scorsi messo ko dall’influenza. “Ieri era mezzo morto, … in mano a Cristo, speriamo ce lo restituisca”, spiega il tecnico con un’espressione un po’ forte.
Le immagini di Atletico-Juve continuano a girare ovunque, ma Allegri non ha imposto ai suoi giocatori di rivivere la serata: “Non abbiamo rivisto tutta la partita, solo 3 minuti, bastano e avanzano, altrimenti ci si addormentava…”. Il tecnico quasi minimizza: “A Madrid abbiamo preso due gol da palle che sono rimaste in area”. E sugli episodi più coloriti della serata, il gesto volgare di Simeone dopo l’1-0 dell’Atletico, e la scena Bonucci a terra accusato di simulare un fallo, glissa: “Il gesto di Simeone non l’ho visto, ma non giudico mai i comportamenti degli altri. Quanto a Bonucci, sta facendo un bel campionato.
Poi dico che si devono recuperare il rispetto e l’educazione, ma è un discorso generale, non rivolto a Leo. Si deve fare un passo indietro tutti”.
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