“Giusto salvare coppe e campionati, però andare oltre il 30 giugno rischia di essere un problema, perché vai ad intaccare la prossima stagione”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, ospite di Sky Sport. “Se si finisce a luglio, ad agosto i giocatori si dovrebbero riposare – dice il patron granata -. E di conseguenza avresti soltanto un mese per prepararti, si andrebbe a riprendere il campionato a ottobre: diventerebbe una cosa particolare complicata, si rischia di compromettere non una ma due stagioni. Dobbiamo cercare in tutti i modi di finire entro il 30 giugno, ma senza accanimento. Anche perché l’emergenza è nel pieno: a parte gli Stati Uniti, nei Paesi vicini a noi lo sviluppo è importante ma sono arretrati rispetto a noi. Il contagio è internazionale e rischia di essere pericoloso. Non si sa quando arriveremo al picco, la vedo complicata: non possiamo mettere a repentaglio la salute dei giocatori e dello staff”.
“Quali le proposte nel caso in cui non si finisse la stagione? Non lo so, non so quale sarebbe la soluzione migliore, bisognerà discuterne in Lega. E’ una situazione senza precedenti, servono decisioni senza precedenti”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, ospite questa sera di Sky Sport. “Se non altro c’è un’unione più forte rispetto al passato, sono di meno quelli che viaggiano per conto loro – aggiunge il patron granata -. Alcuni prediligono interessi di bottega e non interessi comuni: ma sono pochi, ci sono 16 squadre che hanno un sentire comune”