Se per per l’allenatore dell’Atletico, Diego Simeone, la partita con la Juve “è una finale”, il suo collega Massimiliano Allegri è d’accordo: “è match da vincere. E giocheremo per vincere – dice – perché quest’atteggiamento è nel nostro dna”.
Le micce si accendono subito al ‘Vicente Calderon’, nel botta a risposta tra i due tecnici. Non c’è sbruffoneria, Simeone ed Allegri, semplicemente, hanno illimitata fiducia nei lori giocatori.
I campioni di Spagna beffati in extremis dal Real nella finale di Champions contro i dominatori del campionato italiano che cercano di fare sentire la loro voce anche in Europa. E tra i ‘colochoneros’ c’è Godin, il difensore uruguaiano che è stato l’ultimo a battere Buffon. Un gol storico, che ha sbattuto l’Italia fuori dal Mondiale. Una partita di grandissimo fascino, quindi. E la Juve non fa calcoli, giocherà – almeno questa è l’intenzione – per fare i tre punti e diventare praticamente imprendibile nel girone. Ed anche per avvisare la Roma, a tre giorni dal confronto diretto.
“Sarà una partita difficile e complicata – è l’analisi di Allegri – l’Atletico Madrid ha una forza mentale incredibile, mette tanta pressione. E’ ricco di qualità ed allo stesso tempo esprime un grande furore agonistico”.
I colchoneros hanno eliminato il Milan, l’anno scorso in Champions, ma Allegri era stato esonerato due mesi prima dalla società rossonera: “La vita è strana – sorride il tecnico livornese – il sorteggio mi ha riproposto quella squadra che l’anno scorso non ero riuscito ad affrontare. Ma la situazione è completamente diversa: a marzo era un’eliminazione diretta (L’Atletico stravinse a S.Siro: 4-1 contro il Milan allenato da Seedorf, ndr), quest’anno siamo nella fase a gironi”. E la Juve ha la possibilità di mandare in crisi i campioni di Spagna, già battuti alla prima giornata dall’Olimpiacos, ad Atene.
La Juve ci arriva con la forza di una difesa finora imbattuta. “Meno male che si parla dell’ultimo gol subito e non dell’ultima parata – scherza Buffon – vuol dire che da quel giorno in Brasile, dalla rete di Godin, ho fatto tante cose buone per farmi apprezzare”. Il portiere bianconero si aspetta una serata di grande impegno. “L’Atletico or ai non stupisce fa, poteva sorprendere 4-5 anni fa, poi ha cominciato a mietere trofei. Ormai ha una caratura internazionale e sa abbinare i risultati alle grandi prestazioni. Il nostro obiettivo? Riprenderci quei quarti di finale da cui siamo usciti due anni fa, quando ci ha eliminato il Bayer che poi avrebbe vinto la Champions”. Due dubbi di formazione per Allegri: Caceres, ormai ristabilito, al posto di Ogbonna, ballottaggio Llorente-Morata al fianco di Tevez.