Marco Marino ha il sorriso di chi prende il lavoro dal verso giusto.
Con i tempi che corrono, la crisi che c’è stata e ancora si fa sentire, il futuro dei giovani che è tante ombre e poche luci, questo ragazzo di 25 anni è una mosca bianca. Un’eccezione. Almeno per chi non conosce la realtà per cui lavora.
“Al mattino vengo qui contento – racconta, con gli occhi di chi ci crede -, perché ogni giorno è uno stimolo nuovo. Una sfida diversa”.
“Believe” è la scritta che campeggia a caratteri cubitali, nero su bianco, alle sue spalle. Crederci. Prima di tutto. E come lui ci credono i ragazzi e le ragazze con cui condivide l’ufficio, qui nella zona industriale e commerciale di Buttigliera Alta, alle porte della Val di Susa. Tante mosche bianche nell’Italia del terzo millennio, verrebbe da dire.
Il diploma al liceo linguistico e l’Università, poi l’ingresso nel mondo del lavoro e nella realtà del Gruppo Re Italia, azienda leader nel settore dei serramenti, delle porte e delle tende da sole.
“Grazie a mio fratello tre anni fa ho trovato questo impiego – spiega Marco Marino -. In azienda sono responsabile degli ordini, trade d’union tra il progettista che va a casa dei clienti e i commerciali. Il Gruppo Re Italia è come una squadra di calcio: si lavora tutti per un obiettivo comune, la soddisfazione dei nostri clienti. Io mi sento un centrocampista, un collante tra la difesa e l’attacco: è una squadra che sento mia, i colleghi sono compagni, amici. Non conto le ore che passo al lavoro, ma guardo al risultato finale”.

Marco, sorridente, al lavoro