Difendere l’identità dei piccoli comuni italiani: è l’appello portato a Bruxelles da una delegazione dell’Anpci, l’Associazione italiana che li rappresenta.
La presidente nazionale Franca Biglio, sindaco di Marsaglia (Cn), insieme ad altri sindaci è stata ricevuta oggi al Parlamento Europeo, su invito dell’eurodeputato Alberto Cirio. Della delegazione facevano parte anche i Sindaci di Burolo, Franco Cominetto e Settimo Rottaro, Massimo Ottogalli, membri del direttivo Anpci di Torino. Presente anche la presidente del Consorzio dell’Erbaluce di Caluso, Carema e Canavese, Caterina Andorno, di Albiano, e il consigliere regionale del Piemonte, Franco Graglia.
«I nostri piccoli comuni sono un patrimonio da tutelare – commenta Alberto Cirio – Mentre in Italia qualcuno propone di chiuderli, noi portiamo la loro voce a Bruxelles, chiedendo all’Europa di aiutarci a difenderli. Nel nostro Paese ci sono 8 mila comuni e il 70% ha meno di 5mila abitanti. La Francia ne ha in tutto 36 mila e a nessuno viene in mente di eliminarli, anzi, li considerano una risorsa irrinunciabile. Attribuire il disastro dei conti pubblici italiani ai piccoli comuni è un’assurdità e pensare di accorparli fino a 20 mila abitanti, una follia.
Chiudano qualche Ministero in più a Roma e tengano vivo il principale presidio di identità dei nostri territori».
Il 93% delle Dop e dei marchi Igp italiani è prodotto nei piccoli comuni.
Quelli con meno di 5 mila abitanti sono più di 5.500 e rappresentano oltre metà del territorio nazionale.
«I piccoli comuni sono importanti – sottolinea Franca Biglio, presidente dell’Anpci – perché rappresentano un punto di riferimento essenziale per la tutela di un territorio soprattutto montano e collinare, a forte rischio idrogeologico, e per salvaguardare e promuovere le sue specificità.
Quelle agroalimentari, ma anche quelle ambientali, storiche e legate a tradizioni bellissime, che vengono mantenute grazie a noi.
Rappresentiamo un presidio al quale l’Italia dei mille campanili non può rinunciare».