“È come combattere una corazzata con una barchetta” lamenta sconsolato il funzionario di una delegazione regionale italiana a Bruxelles. Un esempio su tutti: le regioni tedesche Baviera e Baden Wuerttemberg, nella capitale europea, insieme possono contare su un totale di 65 persone, mentre sono appena un’ottantina in tutto i funzionari al servizio delle 20 regioni italiane.
In futuro, però, la situazione potrebbe cambiare: Sardegna e Calabria rafforzeranno i propri presidi, mentre la Sicilia terminerà il riassestamento del suo ufficio, oggetto di forti critiche in passato.
La Liguria si è appena spostata nello stesso edificio di Piemonte, Valle d’Aosta e due regioni francesi per “massimizzare l’impatto sulle istituzioni europee”. Le regioni italiane devono però ancora recuperare un ritardo storico dovuto al loro sbarco tardivo a Bruxelles rispetto alle vicine di Francia, Spagna e Germania, che sta gradualmente aprendo nella capitale belga anche le sedi di città e province.

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