Grande novità per la festa patronale dei Santi Giacomo e Giovanni. La tradizionale Fiera che dal lontano 1986, anno della sua istituzione, esponeva le proprie merci durante il penultimo lunedì di luglio, a Brandizzo, non ci sarà più. A sostituire, se non definitivamente, almeno in via provvisoria, l’esposizione di veicoli, macchine agricole e prodotti dell’artigianato locale sarà, per l’anno 2014, il “Gran mercato delle bancarelle”. Saranno infatti una cinquantina i mercatali che, provenienti da Torino, allestiranno i propri banchi per poter vendere tutta la propria merce.
“L’amministrazione comunale, negli ultimi cinque anni di svolgimento della fiera, ha notato una progressiva diminuzione di partecipazione e di interesse da parte dei cittadini”, spiega Irma Pagliero, assessore alle attività culturali, ricreative e partecipative della città. “Nonostante questo sia dovuto alla crisi economica che negli ultimi anni ha colpito il nostro paese, abbiamo ritenuto che fosse necessario intervenire per cercare di rilanciare il commercio sul territorio comunale”.
Da questa situazione all’introduzione del Gran mercato, il passo è stato breve. Quindi, continua Pagliero: “Insieme all’associazione Centro Commerciale Naturale di Brandizzo, e con la collaborazione della Pro Loco, abbiamo avviato un progetto sperimentale”. La temporanea sospensione della fiera e la provvisoria introduzione del mercato. A cambiare, però, saranno anche il giorno e l’orario di svolgimento dell’attività.
“Per armonizzare la festa patronale dei Santi con l’istituzione delle bancarelle, abbiamo ritenuto opportuno spostare l’evento dal lunedì all’intera giornata di domenica”. Non è tutto. “Se vorranno, anche i commercianti della città ed i proprietari dei negozi avranno la possibilità di esporre i prodotti”, spiega l’assessore. Inoltre, a rendere ancora più bello l’esperimento, sempre a sua detta, sarà l’iniziativa benefica ad esso correlata. “Ogni bancarella sarà munita di cassetta per la raccolta fondi a favore del progetto “Diritto all’educazione, diritto allo sviluppo” che provede la costruzione di un convitto per le ragazze che frequentano la scuola professionale di taglio e cucito di Sambwa, nella Repubblica Democratica del Congo”. “La stessa cosa avverrà durante la cena di beneficienza che si terrà martedì 22, l’ultima giornata di festa”. E conclude: “Speriamo che tutto questo contribuisca a ridare vigore e vitalità alla nostra economia”.
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