BRANDIZZO. Ciao Livia! E’ così che voglio salutarti, come un’amica che va via, ma che so di rivedere un giorno.
Te ne sei andata dopo aver lottato come una guerriera, sempre col sorriso, con fermo ottimismo. Come sanno fare le persone che chiamiamo “forti”, ma che forti non si sentono affatto. Lottano perché è l’unica cosa che possono fare per restare attaccati a questo scampolo di vita.
Di te mi resterà il tuo bellissimo sorriso, i tuoi modi schietti, le tante serate trascorse insieme quando la vita sembra ancora promettere grandi sogni.
Ci siamo conosciute a scuola, alle medie. Sezione E della Martiri della Libertà. E poi ci siamo ritrovate qualche anno dopo nella stessa compagni di amici. Giocavi a pallavolo ed era impossibile non invidiarti quel fisico perfetto, quelle gambe lunghissime. E poi quella meravigliosa cascata di riccioli che ti incorniciava il viso.
E’ difficile raccontare tutto questo al passato. Un passato remoto ormai. Anni in cui non esistevano i selfie e della quale, forse, mi resta giusto qualche fotografia sbiadita.
Degli anni recenti mi resta il tuo impegno nella Lilt, accanto alla presidente Maria Rosalbo, e anche qui il tuo sorriso non mancava mai.
Ed ecco le parole con le quali la Lilt l’ha voluta ricordare: “Quello che mi accingo a scrivervi, avrei voluto non accadesse mai – scrive la presidente Maria Rosalbo -. La nostra amica, la nostra volontaria Livia ci ha lasciato, è volata verso un mondo senza più dolore. Quella “bestia” che combattiamo con la nostra prevenzione non le ha lasciato scampo, proprio a lei che credeva fermamente in quello che faceva. La vogliamo ricordare mentre cuce un “barbotto”, forse una delle ultime cose che l’hanno allontanata per un po’ dalla sua angoscia. Sappiamo che per noi ci sarà sempre, il suo sorriso non verrà mai meno e ci mancherà, tanto! Ciao Livia!”.
Ciao Livia, fai buon viaggio.