I due arrestati sono i fratelli romeni Valeriu Tinca (22) e Adrian Razvan Tinca (24), residenti a Borgomasino (Torino), nel canavese. Altri tre loro connazionali di 28, 24 e 31 anni risultano latitanti: per loro la procura di Aosta sta predisponendo dei mandati di arresto europei. Il furto nella notte tra il 6 e il 7 novembre 2016: “Siamo riusciti a recuperare il 10% della refurtiva, buona parte della merce è sicuramente stata ricettata nei primi giorni”, ha spiegato in conferenza stampa il dirigente della squadra mobile di Aosta, Mattia Falso.
I ladri erano entrati nel negozio rompendo il cancello, portando via l’hard disk con le immagini della videosorveglianza e fuggendo con un furgone e un’auto. Gli investigatori aostani, “in stretta collaborazione” con i carabinieri della stazione di Borgomasino, della Compagnia di Ivrea – ha sottolineato Falso – avevano da tempo identificato i cinque presunti autori del furto. L’ordinanza di custodia cautelare risale infatti al gennaio scorso ma, per eseguirla, aspettavano che i cinque si ritrovassero assieme nel casolare di Borgomasino che abitualmente frequentavano. L’operazione tuttavia ha subito un’accelerazione il 13 marzo scorso, quando Adrian Razvan Tinca è stato arrestato per rapina impropria a Moncalieri (Torino): temendo la fuga del fratello, gli investigatori hanno proceduto anche al suo arresto. Gli altri tre presunti autori del colpo invece sono irrintracciabili.
Per le indagini – coordinate dal pm Eugenia Menichetti – è stata fondamentale la videosorveglianza pubblica: “Siamo riusciti a risalire all’auto con la quale erano fuggiti e di conseguenza a uno degli autori del furto. In questo modo è iniziata la collaborazione con i carabinieri”, ha sottolineato Falso. Qualche ora dopo il colpo, i cinque erano stati fermati per un normale controllo dai militari di Borgomasino: indossavano i giubbotti risultati poi rubati nel negozio di Gal sport.
