“Sono dispiaciuto per il malinteso. Verrò in Italia il 16 aprile prossimo per vedere come migliorare le cose in futuro”. Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro francese dei Conti pubblici con competenza sulle dogane Gérald Darmanin, a proposito dei fatti di venerdì sera a Bardonecchia. “Credo – spiega Darmanin – si tratti di un incidente increscioso, nato da un malinteso tra i doganieri francesi e le ferrovie italiane sull’uso del locale nella stazione di Bardonecchia. In base alle informazioni a nostra disposizione, sappiamo che una squadra ferroviaria delle dogane francesi ha effettuato un controllo su un cittadino nigeriano residente in Italia, nell’ambito della lotta al traffico di stupefacenti. Si trattava – continua – di un controllo doganale di routine ma le condizioni nelle quali si è effettuato sono state percepite, dall’altra parte delle Alpi, come un’offesa alla sovranità italiana e questo ha suscitato una grande emozione. Da venerdì ho seguito di persona gli sviluppi di questa vicenda. Ne ho informato il Presidente della Repubblica e ci sono stati contatti molto stretti con il governo italiano”.
“La Francia – fa quindi sapere – è molto attaccata alla cooperazione con l’Italia e voglio sottolineare l’eccellenza della nostra cooperazione doganale, a beneficio di entrambi i Paesi. L’ho detto, l’Italia è un partner essenziale, una nazione sorella: non si è in alcun modo trattato di attentare alla sua sovranità”. “La Francia – spiega anche il ministro – è stata di nuovo colpita dal terrorismo. Considerato che il livello di minaccia non è diminuito, il governo francese desidera al momento continuare a effettuare controlli alle nostre frontiere”.
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