“Il settore spumantiero italiano ha registrato, negli ultimi dieci anni, una crescita tra il 30% e il 40% delle produzione e delle vendite” . Lo afferma il presidente del Comitato nazionale vini, Giuseppe Martelli, in occasione del primo forum nazionale sul Metodo classico, dal titolo ‘Questione di metodo’, in corso a Canelli (Asti). “Sono circa 700 milioni – aggiunge – le bottiglie prodotte in Italia tra autoclave e metodo classico”.
L’Italia, che in Europa è al secondo posto per produzione dopo la Francia e davanti Germania, “produce oltre 40 milioni di bottiglie a denominazione, prodotte da Franciacorta in testa, poi Trento doc, Oltrepò pavese e Alta Langa”. Secondo Martelli “la qualità della produzione italiana non ha nulla da invidiare alla produzione francese. Mai avere paura del confronto”.
Canelli è stata la culla, centocinquanta anni fa, del primo spumante italiano, ed è stata inserita nei territori riconosciuti Patrimonio dell’Unesco per le sue “Cattedrali sotterranee”, cantine storiche che si snodano per chilometri nel sottosuolo.
“Il settore spumantiero italiano ha registrato, negli ultimi dieci anni, una crescita tra il 30% e il 40% delle produzione e delle vendite” . Lo afferma il presidente del Comitato nazionale vini, Giuseppe Martelli, in occasione del primo forum nazionale sul Metodo classico, dal titolo ‘Questione di metodo’, in corso a Canelli (Asti). “Sono circa 700 milioni – aggiunge – le bottiglie prodotte in Italia tra autoclave e metodo classico”.
L’Italia, che in Europa è al secondo posto per produzione dopo la Francia e davanti Germania, “produce oltre 40 milioni di bottiglie a denominazione, prodotte da Franciacorta in testa, poi Trento doc, Oltrepò pavese e Alta Langa”. Secondo Martelli “la qualità della produzione italiana non ha nulla da invidiare alla produzione francese. Mai avere paura del confronto”.
Canelli è stata la culla, centocinquanta anni fa, del primo spumante italiano, ed è stata inserita nei territori riconosciuti Patrimonio dell’Unesco per le sue “Cattedrali sotterranee”, cantine storiche che si snodano per chilometri nel sottosuolo.