Udienza rinviata, stamane in tribunale ad Asti, per Marco Marenco, l’ex patron della Borsalino accusato di una lunga serie di reati, tra cui bancarotta fraudolenta, truffa ed evasione fiscale ai danni di numerose società del settore energetico. Il rinvio si è reso necessario per consentire alle parti l’esame di nuova documentazione acquisita da rogatoria in Svizzera.
“Si tratta – spiega il pm Luciano Tarditi – di alcune casse di documenti relativi a diverse società, una operante in Svizzera, e fiduciarie lussemburghesi e panamensi”.
In aula, stamane, davanti al giudice Alberto Giannone, solo i legali della difesa, Vittorio e Davide Nizza, assente Marenco, e gli avvocati delle otto società costituite parte civile.
Nel corso della prossima udienza, fissata l’11 ottobre, il pm dovrà esprimersi sulla richiesta di patteggiamento a cinque anni di pena, avanzata dalla difesa, che ha chiesto anche il nulla osta al rientro di somme da vendita di immobili svizzeri. Il 15 ottobre, invece, scade il termine della custodia cautelare per Marenco, attualmente ai domiciliari da un parente ad Asti.