
Il testamento biologico sbarca a San Mauro.
Sembra incredibile, ma Giacomo Gilardi è riuscita a mettere d’accordo 10 consiglieri su 15. La proposta di delibera del consigliere a 5 Stelle ha ricevuto l’appoggio del Partito Democratico, eccezion fatta per Carena, e persino di uno dei due consiglieri del Popolo delle Libertà. Il documento è stato protocollato ieri, e sarà discusso nel prossimo consiglio comunale. Sarà approvato nel prossimo consiglio comunale, a meno di cataclismi ad oggi imprevedibili.
“Istituzione del registro comunale delle dichiarazioni anticipate di volontà in materia di autodeterminazione”, questa la proposta di Gilardi. “Da non confondersi assolutamente – specifica il giovane consigliere – con l’eutanasia. Il testamento biologico è l’espressione di un diritto sancito dalla costituzione: la mia proposta vuole dare a tutti la possibilità di esercitarlo”.
Nella proposta di delibera è già previsto il regolamento: gli uffici non dovranno nemmeno faticare per redigerlo.
Ma cosa prevede, in sostanza, la proposta del consigliere Gilardi?
Un modulo, ritirabile presso gli uffici o scaricabile da internet, in cui crocettare alcune preferenze: sì o no ai trattamenti prolungati anche in caso di paralisi con incapacità di comunicare, sì o no alla respirazione meccanica, all’idratazione artificiale e così via. E’ possibile anche esprimere preferenze sull’eventuale assistenza religiosa post-mortem, e con una voce specifica dedicata alla donazione degli organi.
Il modulo del testamento biologico prevede poi la nomina di un fiduciario che, “in caso di propria incapacità, sia delegato a dar pubblicità dell’avvenuto deposito della dichiarazione”. Prevede infine un tagliandino di piccole dimensioni, da tenere nel portafogli o in una tasca, in cui si dichiara di aver consegnato il proprio testamento presso il comune di San Mauro. Il testamento può anche essere olografico, cioè scritto a mano su un foglio, oppure si può attingere a un qualsiasi documento di altre associazioni interessate al tema.
“La cosa positiva – spiega Gilardi – è che il testamento biologico si può cambiare, modificare, ritirare in ogni momento. È previsto che una persona, nel corso della sua vita, cambi idea su temi delicati come questo. Perciò la dichiarazione non è vincolante”. Nemmeno lui, Gilardi, si aspettava questa condivisione: “Sono molto soddisfatto di essere riuscito a coinvolgere così tanti consiglieri” conclude.