Nell’ambito dell’inchiesta contabile sul finanziamento del Casinò, i sequestri disposti dalla procura regionale della Corte dei Conti della Valle d’Aosta riguardano immobili, terreni, disponibilità liquide in banche, società di gestione del risparmio e società fiduciarie, oltre a quinto della quota relativa a stipendi, pensioni e vitalizi maturati presso datori di lavoro ed enti pubblici.
Tra questi, 151 tra immobili e terreni sono sequestrati nelle conservatorie dei registri immobiliari in Valle d’Aosta e nelle province di Sassari, Savona e Alessandria per un valore catastale di 6,6 milioni di euro, corrispondente valore di mercato di circa 20 milioni di euro. Inoltre 81 tra conti correnti, conto titoli e altre forme di investimento sono stati sequestrati presso 31 istituti di credito, società di gestione del risparmio e società fiduciarie.
Molti dei conti correnti intestati agli indagati – secondo quanto si è appreso – risultano essere già stati spogliati delle disponibilità presenti in un momento successivo alle contestazioni erariali formulate dall’Autorità Giudiziaria contabile. Analogamente, su parte degli immobili e terreni di proprietà, gli amministratori pubblici hanno compiuto operazioni atte ad evitare i provvedimenti cautelari dell’Autorità Giudiziaria, la quale potrà comunque agire con azione revocatoria a tutela del credito erariale e della comunità valdostana.

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