La Brexit portà con sé “una grande opportunità” per la crescita dell’Europa e dell’Italia, quella di “attrarre” dal Regno Unito professionalità “in grado di gestire un trasferimento tecnologico avanzato”. Lo ha detto Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, intervenendo all’Open Innovation Summit 2017 a Saint-Vincent (Aosta). Si tratta di “analisti finanziari, esperti in proprietà intellettuale, consulenti aziendali” e di “quelle figure ibride tra università e innovazione dell’università, innovazione industriale, che sono in grado di valutare se un’idea un po’ elaborata può diventare business”. Professionalità che “in quel Paese ci sono e si sono formate” grazie a “tre grandi università: Oxford, Cambridge, Imperial College”, ha ricordato Profumo. L’Italia ha così la possibilità di “rafforzare, anche un po’ aggregandolo, un sistema che è povero in termini di generazione di conoscenza e di protezione della conoscenza, sia dal punto di vista universitario che del corporate aziendale”.
Secondo Profumo, quindi, occorre creare “un ecosistema Italia, senza pensare che questo possa essere distribuito in ogni città. Credo che – ha detto – soprattutto in una fase di stabilizzazione di modello, abbiamo bisogno di tre o quattro esempi, anche distribuiti un po’ per l’Italia, perché non vorrei che facessimo solo un’operazione del Nord: al Sud ci sono delle grandi generazioni di conoscenza”.
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