Sono accusati di aver tentato di ingannare un anziano prete simulando una finta eredità di oltre 75 mila euro alla sua parrocchia di Amelia, due presunti truffatori denunciati dai carabinieri al termine di un’indagine partita con la segnalazione di alcuni parrocchiani.
In base a quanto accertato dall’Arma, i due – un marocchino di 36 anni e un napoletano di 54, entrambi resistenti a Torino – nel gennaio scorso avevano contattato il sacerdote comunicandogli il lascito, dopo la morte, da parte di una signora di Milano. Hanno così indotto l’anziano a versare una prima tranche di mille euro per le spese del notaio.
Tremila euro – secondo quanto riferito – la cifra che i due avrebbero incassato complessivamente se la truffa fosse andata in porto.
Il piano dei due – è emerso ancora – era stato studiato attentamente, dato che si erano spacciati per personale delle Poste italiane, ed avevano fornito una serie di numeri telefonici effettivamente corrispondenti ad un ufficio postale, le cui chiamate erano però deviate su altri numeri a disposizione dei truffatori.
Quando il prete ha raccontato dell’eredità ad alcuni parrocchiani, anch’essi inizialmente sarebbero stati tratti in inganno, per poi rendersi conto del raggiro una volta recatisi fisicamente alle poste. È stata quindi sporta denuncia.