Gli agnolotti del plin rappresentano un tipico promo piemontese, originariamente in particolare della zona delle Langhe, del Monferrato e ora in tutto il territorio regionale. Si tratta di una pasta fresca, farcita tendenzialmente con carne brasata, dalle dimensioni ridotte e dalla forma specifica. La ricetta classica non prevede la creazione di agnolotti di magro: nel caso vengano prodotti sono comunque denominati ravioli. Nonostante ogni famiglia abbia la sua personale interpretazione del ripieno, la chiusura non viene mai modificata: la forma è rettangolare e viene fatto un piccolo pizzicotto, “plin” in dialetto piemontese, per chiudere i ravioli.La pasta per gli agnolotti viene tirata finissima, così da renderla plastica e resistente alla cottura, avendo una lavorazione particolare. Il caratteristico spessore permette, inoltre, di far intravedere la farcia, caratteristica esplosione di sapore. Questi gli ingredienti per una eccellente preparazione dei “plin”:
Ingredienti per 4 persone
200 g di lonza di maiale
200 g di vitello
100 g cipolla bianca
200 g di carote
1 gamba di sedano
40 g parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo
Brodo vegetale q.b.
Pepe nero, sale e olio extravergine di oliva q.b.
Preparazione: In un tegame capiente con un po’ d’olio fate rosolare bene la lonza e la polpa di vitello. Aggiungete quindi le carote, il sedano e la cipolla tutte tagliate finemente. Dopo un paio di minuti aggiungete un mestolo di brodo vegetale, salate e pepate e lasciate cuocere ancora lentamente per un’ora, aggiungendo brodo se necessario. Quando le carni saranno cotte, toglietele, lasciatele raffreddare e conservate il fondo di cottura che servirà per condire i plin. Tagliate a pezzi la carne e mettetele nel mixer insieme alle verdure. Togliete e mettete in un recipiente la carne con il formaggio, l’uovo e mescolate bene. Avrete pronto il ripieno da inserire nella pasta tagliata a rettangolo e ripiegata su sé stessa nel senso della lunghezza e poi pizzicata per ottenere la classica forma. Cuocete i plin per pochi minuti, conditeli con il fondo di cottura delle carni e servite subito ben caldi.
Abbiniamo questo splendido piatto ad un ottimo Canavese Barbera Doc della Cantina Terre del Creario i cui vitigni sono coltivati nella bellissima cornice collinare che ha al centro il Santuario di Belmonte. Questo barbera, da una autoctona piemontese, si presenta di color rosso rubino; al naso esprime aromi fragranti e fruttato e al palato si riscontra la buona struttura, con leggeri tannini e vivace freschezza.