«Ad maiora» verso cose più grandi (Seneca).
La prima volta che sentii queste parole ero ad un funerale e la persona a fianco a me salutò così chi ci aveva lasciato, rimasi interdetta da questo suono piacevole che non conoscevo e arrivata a casa mi informai sul significato.
È una delle locuzioni latine più famose, adoperata oggi come in passato per celebrare il superamento di un traguardo che apre nuove strade di vita.
Seneca inserisce «ad maiora» in modo molto più peculiare rispetto ad altri autori, lo configura come un motto di libertà.
E come motto di libertà e pace che, oggi più che mai necessitiamo, vi dico: «Abbiate coscienza dei vostri limiti, ma impegnatevi ad imparare a superare voi stessi. E quando tutto intorno a voi rimbomba nel frastuono
Imparate ad osservare la regola del silenzio. Non fuggite dal dubbio, piuttosto coltivatelo così da far sorgere nuove conoscenze. Abbiate il coraggio di emozionarvi e la forza di vivere le vostre emozioni. Senza mai dimenticare la differenza tra paura e vigliaccheria!»