Al via oggi, 8 giugno 2020, l’International Architectural Design workshop ABITARE LA BUFFER ZONE DI “IVREA, CITTÀ INDUSTRIALE DEL XX SECOLO”. Sono 26 gli studenti del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino, tra italiani e stranieri, che sono stati selezionati per lavorare nelle prossime settimane sul tema della rigenerazione urbana, con particolare attenzione alla buffer zone del sito Patrimonio Mondiale UNESCO di Ivrea.
E proprio la rigenerazione urbana, “Ivrea città laboratorio”, sarà il tema conduttore di “Design for the Next Community”, promosso dal Comune di Ivrea, uno dei 7 Festival dell’Architettura selezionati tra i vincitori del Bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del MIBACT.
Rinviato a causa dell’emergenza sanitaria, il Festival si svolgerà dal 18 al 27 settembre 2020 e si articolerà su una serie di eventi dedicati ad indagare le trasformazioni architettoniche e urbane che hanno modificato il contesto fisico della città, arricchendo di molteplici espressioni il linguaggio progettuale della modernità. Protagoniste le parti della città che sono state riconosciute come Patrimonio Mondiale UNESCO ma anche, in particolare, la cosiddetta “buffer zone” del Sito: un ambito esteso che comprende parti del patrimonio architettonico olivettiano, contesti paesaggistici di riconosciuta importanza e unicità, luoghi urbani ordinari, aree agricole.
Il workshop, che si svolgerà in modalità on-line, sarà inaugurato da un video di benvenuto del Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli, da una serie di lezioni introduttive e da un ricognizione virtuale sulle aree di progetto.
A partire dalla descrizione e dall’interpretazione della “buffer zone”, il programma beneficerà della relazione organica con altri eventi del Festival dell’Architettura di Ivrea: dalle interviste rivolte agli abitanti e ai fruitori della “buffer zone” alla visione del materiale documentario messo a disposizione dall’Archivio Nazionale del Cinema di Impresa, agli incontri, alle lezioni e ai dibattiti che coinvolgeranno i docenti invitati. Obiettivo principale è lo studio del contesto urbano della “buffer zone” del Patrimonio Mondiale UNESCO e lo sviluppo di proposte progettuali orientate a sostenere le esigenze della nuova comunità che è ora insediata in questo contesto.
I risultati finali del workshop saranno oggetto di dibattito pubblico durante il Festival dell’Architettura e mireranno a coinvolgere le istituzioni e i cittadini dei quartieri Bellavista, Canton Vesco, La Sacca e San Grato che saranno invitati a una serie di tavoli di confronto che si svolgeranno dal 21 al 24 settembre 2020.
Mai avevo sentito il termine “buffer zone” e non so se la casa “olivettiana” che possiedo in rione San Grato sia considerata tra quelle degne di rientrare in tale contesto e quindi in tale definizione.
Comunque sarei interessato a conoscere il dettaglio del programma del festival e a partecipare nel caso agli incontri.