C’è un Renato Cambursano leader e ispiratore della lista civica “liberamente” che passa due settimane a tirare bordate sui giornali ad un’amministrazione inconcludente e inconsistente, in particolar modo facendo riferimento all’assessore ai lavori pubblici Claudio Castello orfano di un partito, l’Italia dei Valori, ormai annientato a livello nazionale. E c’è, quasi come in un botta e risposta, un Partito Democratico che, annunsando aria di tempesta in giunta, fuori e dentro la maggioranza, decide di tesserare Castello, gettandogli una sorta di giubbotto anti-proiettile. Uno a zero per Gianna Pentenero, palla al centro.
“No, no, io ci rinuncio…”, alza le spalle e fa roteare tutti e due gli occhi tra le orbite, il povero Cambursano.
Politica ai massimi livelli, insomma. Roba da far rabbrividire certi giochetti romani sull’Imu e sulla service tax, cioè proprio quello che la gente non vorrebbe più stare ad ascoltare, vedere e comprendere. Cioè proprio quelle cose mal digerite dai più, con la strategia dei paraculi, altro che pallone, che sta in mezzo alla scena e se ne infischia dei problemi della gente. E tutto perchè? Beh, per intanto perchè ci sarà un congresso e nel Pd chivassese, già si stanno cominciando a tirar le file. Da un parte i renziani e dall’altra tutto il resto del partito, cioè quasi nessuno, tolto forse il segretario cittadino Gianni Pipino. E sarà l’ennesima corsa al cadreghino. Una corsa al fianco di chi, salvo sgambetti, è destinato a vincere il congresso e chissà cos’altro ancora.
La gara – fa un po’ sorridere – non sarà dunque tra gli uni e gli altri ma tra chi si sente più vicino al sindaco di Firenze. In prima fila, a spintonare, salire sulla sedia, gridare al mondo che lui sta lì fin dall’inizio, c’è il solito vicesindaco Massimo Corcione, una di quelle cose “calzate e vestite”, sempre più ridicolo sui social network. Ed è proprio sul suo profilo facebook che viene fuori tutta l’incredibile inconsistenza, tra congiuntivi e gerundi sbagliati, inseriti in frasi scritte in “itialianocane”.
E’ proprio lì che tutti i giorni dichiara il suo amore al sindaco di Firenze con una lunga serie di pippe e seghe mediatiche. E poi è colpa nostra, dei giornalisti, se agli occhi dei cittadini questi nuovi inquilini di Palazzo Santa Chiara sono diventati incredibilmente inutili e insopportabili. Lo dicono tutti. E’ un tam-tam assordante. Se ne è accorto persino Cambursano e lo ha detto chiaro e tondo ad una riunione di maggioranza della scorsa settimana. “Ma no che non è vero!” gli hanno risposto Scinica 1 e Scinica 2.
“Guardate che basta davvero farsi un giro in mezzo alla gente. Ma voi con chi cazzo parlate…!” ha battuto un pugno sul tavolo. Il solito principe del Boschetto, verrebbe da pensare, però è uno a cui tutto si può dire tranne che non abbia una dote innata a tirarsi indietro prima del tracollo. A proposito dov’è finito? Chi l’ha ancora visto? Sparito dalla circolazione…?