Chiedetemi se sono felice!
Purtroppo la pandemia oltre ai morti lascia anche una scia di povertà per tante famiglie, l’incertezza nel futuro sia sulla salute che di passare il mese. La gente viaggia per le strade furtiva e quasi reticente a salutarti e dire due parole, come dicevo più di 100mila morti hanno paralizzato economia e lavoro e anche i pensieri per il futuro, ma noi tutti, anche in maniera inconsapevole abbiamo sviluppato un’incredibile resilienza e anche una accresciuta felicità sulla nostra umana e misera vita. Mi darete del visionario con i morti e i lutti che molte famiglie hanno patito. Purtroppo questa pandemia se non ci ha toccato direttamente ha ucciso tante persone care, tante persone che conoscevamo e la situazione economica non è rosea, ed allora come facciamo a dire che siamo felici! Pensiamoci bene, cosa rende la nostra vita soddisfacente e ricca? Certo il benessere economico è ovviamente importante la nostra felicità non cresce al crescere dei soldi che abbiamo o dei beni che possiamo consumare. È la nostra capacità di attivare la nostra espressività e le nostre energie verso un fine che può renderci felici e quindi paradossalmente non l’eliminare dall’orizzonte qualunque problema, ma lo sceglierne uno o alcuni facendosene carico per contribuire con i nostri sforzi ad accrescere il benessere di altri. Il paradosso è che la tragedia della pandemia ha arricchito di senso le nostre vite. In quei terribili giorni ci siamo sentiti tutti parte di una Comunità coesa con un copione ben preciso. Dovevamo combattere assieme la pandemia, rispettare alcune regole per provare a uscirne insieme. E sono arrivate le bandiere sui balconi, gli inni nazionali che suonavano dai palazzi. Poi il lavoro a distanza che ci ha fatto, e mi ha fatto entrare di colpo in una nuova dimensione e che ha annullato per molti i costi di spostamento e ci ha reso più ricchi di tempo e capaci di conciliare vita di lavoro e di relazioni. Infine, anche il senso che uno sopravvive, nonostante tutto, nonostante che i vaccini non arrivino o che provocano reazioni mortali più pericolose della pandemia stessa. Il vedere attorno a noi lutti e dolore ci ha fatto rivalutare quanto sia preziosa e importante la nostra vita, apprezzando il fatto di trovarci tutto sommato in buona salute. Il paradosso della felicità ai tempi della pandemia deve insegnarci qualcosa. Non dovremmo avere bisogno di una tragedia per riscoprire il senso di Comunità, per attribuire un significato forte alla nostra esistenza e capire quanto la vita è preziosa. La dimensione religiosa è di per sé una risposta compiuta alla domanda di senso, ma la fede purtroppo non è un dono di tutti! Ecco adesso rispondo alla domanda, sono felice perché sono qui, in salute e assaporo quanto sono belli i piccoli gesti quotidiani che prima della pandemia non apprezzavo.
Favria, 6.04.2021 Giorgio Cortese
Ogni giorno non lasciamo mai che la paura ci impedisca di vivere sereni
Ti aspettiamo a Favria MERCOLEDi’ 7 APRILE 2021 cortile interno del Comune dalle ore 8 alle ore 11,20. Abbiamo bisogno anche di Te. Dona il sangue, dona la vita! Attenzione a seguito del DPCM del 8 marzo 2020, per evitare assembramenti è necessario sempre prenotare la vostra donazione. Portare sempre dietro documento identità. a Grazie per la vostra collaborazione. Cell. 3331714827- grazie se fai passa parole e divulghi il messaggio