Il gioco è bello finché dura poco. È questo il leitmotiv adottato dal sindaco di Cigliano, Anna Rigazio, per mettere un freno al continuo aumento delle slot machine sul proprio territorio. Considerate come “un grave problema di ordine sociale e sanitario” allo stremo delle dipendenze da alcol e droga, il primo cittadino ha manifestato la necessità di “assumere iniziative nell’ambito della tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo, al fine di mettere in atto un sistema di prevenzione sociale che punti a tutelare i più deboli e vulnerabili, nonché i minori che, all’interno delle fasce della popolazione, risultano tra i più esposti al richiamo ed alle lusinghe del gioco d’azzardo”. Combattere la ludopatia limitando gli orari di accensione delle macchinette da gioco ed anche gli orari di apertura delle sale è la misura adottata dal primo cittadino ciglianese. Nell’ordinanza emanata qualche giorno fa, e già entrata in vigore, Rigazio ordina infatti che si potrà giocare ogni giorno dalle 9.30 del mattino fino alle 23.30 della sera. Non prima e non dopo e festivi compresi. E per i gestori dei locali che non rispetteranno l’ordinanza, le multe sono salatissime: si parla di cifre che partono dai 75 euro per arrivare ai 500 euro. Se nel corso di due anni le violazioni saranno due, si rischia la chiusura forzata per un periodo di tempo che va da sette a trenta giorni. Ma non è finita qui. Sempre l’amministrazione ha fatto sapere che anche la Regione Piemonte sta portando avanti un discorso di prevenzione e tutela dei giovani dal gioco d’azzardo patologico. Proprio in questa direzione va il progetto di legge che indica anche le distanze minime dai cosiddetti luoghi sensibili come scuole e parchi.
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