19° SAGRA DEL CAVOLO VERZA
In Canavese a Montalto Dora, Torino
DALL’8 AL 16 NOVEMBRE 2014
UNO DEI PIÙ IMPORTANTI APPUNTAMENTI
ENOGASTRONOMICI E FIERISTICI DELL’AUTUNNO PIEMONTESE
Non solo una grande festa,
ma un grande evento fieristico-turistico
Dall’8 al 16 novembre appuntamento con la 19° Sagra del Cavolo Verza, manifestazione enogastronomica dell’autunno piemontese, che vanta già la qualifica di Fiera Regionale e conta all’incicrca 500 espositori.
Un ricco calendario di eventi culturali, musicali, sportivi, gastronomici e di folklore locale caratterizzerà le nove intense giornate dedicate al prelibato ortaggio.
Si potrà curiosare tra le vie dell’ingegno e dell’artigianato piemontese e valdostano (50 artigiani del ferro, del legno e della pietra creeranno in tempo reale le loro opere) o tra le bancarelle dell’antiquariato minore e dell’oggetto usato, così come fare golosi acquisti lungo i 2 km di bontà con i prodotti enogastronomici o ancora gustare i caldi piatti delle cucina canavesana nei sei ristoranti gestiti dalle associazioni locali.
Da sabato 15, e per tutta la giornata di domenica 16 novembre, la Sagra offre uno dei suoi momenti più intensi capaci di attrarre migliaia di visitatori per un week end tutto da vivere.
La trasformazione del piccolo centro ai piedi del castello comincia dalle ore 14o con l’inaugurazione del mercato dei prodotti tipici del territorio ed esposizione di manufatti dell’ingegno hobbistico e prosegue con “La Notte delle Lanterne-I villaggi nel villaggio”, un percorso tematico fra montagna e pianura di forte impatto scenografico che darà vita ad un grande presepe vivente con 13 quadri rappresentativi della civiltà contadina del ‘900 curati dai Comuni del Canavese e dintorni con tradizioni storiche significative. Aspetti di vita quotidiana animati da centinaia di figuranti e da allestimenti con scenografie originali vi accoglieranno al suono della musica popolare del quintetto, il “Blues del Canavese”.
UN TEMPO SI ESPORTAVANO 550 QUINTALI DI CAVOLI A SETTIMANA
OGGI 40MILA PIANTE CERTIFICATE
Negli anni Cinquanta venivano esportati 550 quintali a settimana di cavolo verza nei grandi mercati, da Biella a Luino. Erano l’ingrediente indispensabile per confezionare la migliore zuppa ‘d pan e còj. Fantastici, inoltre, grazie alle loro foglie croccanti e frastagliate, per raccogliere dai fumanti fojòt (tegamini di coccio) la deliziosa bagna càuda. Insuperabili, perché consistenti alla cottura, per avvolgere infine l’impasto dei famosi caponèt canavesani.
La tradizione, nel tempo, purtroppo andò persa. La manodopera venne assorbita dalla Olivetti e rimase solo qualche contadino, ancora avvezzo al lavoro della terra. Quel prodotto, “umile ed utile insieme“, che un tempo sfamava tantissime persone, è stato riscoperto negli ultimi vent’anni. Artefice del suo rilancio Renzo Galletto, Sindaco storico di Montalto Dora, che nel 1995 decise di mettere a disposizione terreni agricoli alla coltivazione antica, chiamare i discendenti delle famiglie di agricoltori, e creare intorno a questo prodotto tipico delle nostre zone, una Sagra, nella quale coinvolgere a più ampio raggio associazioni, produttori, artigiani della
Galletto ha smesso le vesti di Sindaco, alle elezioni dello scorso maggio, ma gli è stata affidata, dal suo successore Rita Ippolito, l’organizzazione della 19esima edizione. “Oggi – ricorda Galletto – abbiamo nel nostro paese quasi 40mila piante certificate. Non nell’intento di portare altrove questo prodotto. Volete mangiare il cavolo più buono del mondo? Noi diciamo: venite a Montalto Dora“.
E la strada della riscoperta del cavolo verza va infatti all’unisono con la promozione gastronomica, culturale e turistica della zona. In serbo l’idea di fondare un Ente Fieristico Internazionale. “Un ente – sottolinea Galletto – che raccolga le peculiarità del territorio partendo dalla Sagra del Cavolo Verza”.
MONTALTO DORA, CULTURA E NATURA… I PERCORSI, LE VISITE
“Pur avendo consapevolezza del clima di crisi odierna – sottolineano il Sindaco Rita Ippolito e l’Assessore Brunella Bovo -, siamo comunque fiduciosi che il nostro evento possa creare opportunità economiche, sociali e culturali per la nostra realtà. Riteniamo che la manifestazione non sia solamente un fatto ludico e godereccio, ma un’occasione per dare visibilità alle eccellenze turistiche, professionali e sportive, del nostro affascinante Anfiteatro Morenico.
La sagra valorizza le eccellenze del territorio canavesano proponendo momenti di gastronomia, cultura e costumi locali, che si alternano nei nove giorni della festa regalando ai visitatori, emozioni, atmosfere d’altri tempi, sapori autentici della tradizione contadina e ricostruzioni veritiere della vita rurale del secolo passato“.
Montalto Dora offre ai turisti una visita di notevole interesse naturalistico e di grande fascino, colline, vigne, boschi e laghi, nel binomio “Natura e Cultura”.
Una passeggiata verso il Lago Nero e il Lago Pistono, tipici laghi dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea, paesaggio unico in Italia con tappa obbligata alle famose “terre ballerine”. Sul Monte Crovero si erge il Castello che, grazie alla posizione privilegiata, è una balconata naturale panoramica che spazia a 360° sul Canavese. Una sosta allo Spazio espositivo per l’archeologia del lago Pistono che rappresenta un mosaico dell’ambiente e della cultura di una fiorente comunità di agricoltori e pescatori che visse sulle rive del lago Pistono, 7000 anni fa.
“Tra le tante iniziative che possono dar lo spunto per una gita fuori porta – sottolinea l’Amministrazione Comunale -, sicuramente la Sagra del Cavolo Verza è una delle più autentiche e vivaci, in particolar modo per chi vuole conoscere l’autenticità della cultura contadina canavesana e gustare piatti genuini della tradizione culinaria piemontese”.